Scudetto è vinto quando capello diventa giallo

Nell'illustrazione di Sarita un Cerezo biondo platino

“No il baffo è internazionale, deve rimanere nero”.

L’ultima cenerentola del calcio italiano. Perché dopo a cucirsi lo scudetto sul petto sono state soltanto le big del nostro campionato. La Vecchia Signora, il Diavolo, la Beneamata, l’Aquila e la Lupa. Insomma, in rigoroso ordine alfabetico per non scontentare i tifosi: Inter, Juve, Lazio, Milan e Roma.

Stagione di Serie A 1990/1991. Quella successiva agli sfarzi di Italia 90. La 59esima con la formula del girone unico.

Al termine del girone d’andata la Sampdoria occupa il gradino più basso del podio. Con 22 punti segue da vicino il Milan di Gullitt e Van Basten, a quota 23, e l’Inter di Matthaus e Klinsman, in vetta a 24. Soprattutto vanta lo stesso bottino della Juventus targata Baggio e Schillaci.

Nel girone di ritorno ecco però l’accelerazione, col Doria che mette in cassaforte 6 punti in più dei rivali in rossonero e 7 rispetto a quelli in nerazzurro.

Al termine delle 34 giornate in calendario la classifica di Serie A recita così: Sampdoria 51 punti, Milan e Inter 46.

L’ultima partita di campionato, a Roma con la Lazio, chiusasi sul 3-3, fu una formalità, una passerella dove spiccavano le teste bionde ossigenate di Vialli, Cerezo e Ivano Bonetti” ricorda l’Almanacco Storico della Sampdoria di Gianni Currò.

Un ricordo che trova cittadinanza anche nelle foto pubblicate sul Guerin Sportivo numero 22 dell’annata 1991 con i tre platinati accucciati l’uno di fianco all’altro.

L’abbiam fatto perché è stata una promessa fatta fra di noi questa estate: in caso di vittoria in campionato dovevamo conciarci così. È giusto mantenerla, altrimenti porta sfortuna” la spiegazione di un giovane Bonetti che ancora circola su YouTube.

E il papà di quella squadra che l’anno prima aveva alzato al cielo la Coppa delle Coppe e l’anno successivo avrebbe giocato (perdendo) la finale di Coppa dei Campioni?

Ogni periodo ha sua moda, adesso è moda di capelli gialli”. Insomma, un commento in classico stile Vujadin Boskov.  

Bibliografia consultata per questa news

“Almanacco Storico della Sampdoria” di Gianni Currò, edizioni Fratelli Frilli Editori

“Almanacco Illustrato del Calcio ‘92”, edizioni Panini

Guerin Sportivo n.22 29 maggio/4 giugno 1991

https://it.wikipedia.org/wiki/Serie_A_1990-1991#/media/File:Sampdoria_’90-91_campione_d’Italia.jpg

Condividi con:
Pin Share