“Dopo il calcio ha fatto ogni genere di cose / era un parrucchiere a Zaandam / ha gestito un centro per richiedenti asilo / un caffè e anche un ristorante”.
Se compari in una foto assieme al giovane Ruud Gullit e tutti guardano te… beh, devi avere sicuramente qualcosa di particolare.
Tanto da diventare, qualche decennio più tardi, l’indiscusso protagonista di una canzone di Meindert Talma, “la pop star meno conosciuta dei Paesi Bassi” secondo una definizione del giornalista Sander Pleij.
Abe van den Ban è nome che alla maggior parte dei calciofili italiani dirà poco o nulla. Soprattutto a quelli che non hanno l’ombra di un capello bianco in testa.
Centrocampista olandese classe 1946, Van Den Ban ha calpestato i campi dell’Eredivisie, la Serie A di quel Paese per intenderci, indossando i colori dell’AZ Alkmaar, dell’FC Amsterdam, soprattutto, dell’HFC Haarlem.
A garantirgli ancora oggi un bel po’ di inchiostro e schermate sono stati i suoi lunghi e castani baffi in stile ungherese.
Roba da Guinness. Quello dei primati. Non la birra irlandese.
A novembre del 2012 fu perfino omaggiato con una partita celebrativa. Da un lato una squadra fatta di giornalisti sportivi, dall’altro una zeppa di blogger calcistici. Teatro della singolar tenzone lo stadio dove un tempo giocava proprio l’HFC Haarlem. Sulle maglie in stile retrò delle due compagini gli stemmi col volto e (soprattutto) i baffi di van den Ban.
E pensare che abbiamo rischiato di vederlo giocare anche da noi in Italia.
Stagione 1974/1975. L’allora Coppa Uefa, per prestigio il secondo più importante trofeo riservato ai club del Vecchio Continente, mette di fronte nei sedicesimi di finale l’Internazionale e l’Amsterdam. L’andata, il 23 ottobre, vede gli ospiti imporsi per 2-1. “La beffa di undici piccoli olandesi” titolerà il giorno seguente il quotidiano La Stampa. Nel match di ritorno, due settimane più tardi, sarà pareggio ad occhiali, vale a scrivere 0-0. Al turno successivo approdano gli olandesi (che correranno fino ai quarti di finale). Ma nei tabellini di quel doppio incrocio di van den Ban non c’è traccia.
PS: fra giornalisti e blogger hanno avuto la meglio i secondi per 3-2, dopo essere stati sotto di 0-2. A guidarli dalla panchina il baffuto Abe van den Ban. Perché l’online starà pure soppiantando la carta stampata… ma i baffi non passano mai di moda!
Bibliografia consultata per questa news
Stampa Sera n.240 24 ottobre 1974
https://nl.wikipedia.org/wiki/Abe_van_den_Ban
https://www.copafootball.com/it/projects/in-den-ban-van-abe (fonte immagine)